A prescindere dall'abuso e dalla leggerezza con cui il fenomeno è preso in considerazione dagli stessi operatori giuridici ed economici, di recente enti come le Poste o i servizi di Telefonia mobile sono stati oggetto di feroci lamentele da parte di persone che non hanno potuto accedere ai servizi on line che richiedevano l'indicazione del proprio codice fiscale.
Tali siti infatti, a tutt'oggi, non riconoscono i codici fiscali differenziati, proprio perché questi sono attribuiti dal Ministero delle Finanze e non calcolati automaticamente da un software. La cosa, che già porta disagi agli utenti, spinge inoltre molte persone ad aggirare il fenomeno, registrandosi con codici non corretti (pur corrispondenti ai propri dati anagrafici) non attribuiti dal ministero o, peggio, attribuiti ad altre persone.
Ad oggi, il modulo di segnalazione e reclami del sito delle agenzie delle entrate, restituisce errore in caso di inserimento di un codice omocode
Tutto ciò succede per colpa di tutte le aziende che non si decidono ad usare programmi di registrazione che permettono di inserire i codici fiscali in modo manuale,
Il codice fiscale non va calcolato con i software che si trovano in rete poichè l'unico codice fiscale valido è quello che viene assegnato dall'agenzia delle entrate.
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